Hacker filorussi contro siti italiani: colpite aziende di trasporto pubblico locale
Nuovo attacco hacker del gruppo filorusso ‘Noname057(16)’ contro i siti di diverse aziende italiane del trasporto pubblico locale.
Il gruppo hacker filorusso Noname057(16) è tornato ad attaccare il nostro Paese colpendo diverse aziende del trasporto pubblico locale tra cui Amat di Palermo, Anm di Napoli, Azienda consorzio trasporti veneziano, Cagliari trasporti mobilità, Siena mobilità, Azienda regionale sarda trasporti, Sad di Bolzano e Trentino trasporti.
I cyber-attacchi sono stati condotti in risposta alle “russofobiche autorità italiane”. A tal proposito, sul canale Telegram, gli hacker hanno menzionato l’incontro alla Casa Bianca tra la premier Giorgia Meloni e il presidente USA Joe Biden. In quell’occasione, l’Italia aveva confermato il proprio sostegno all’Ucraina definendolo come un atto di “protezione della legge internazionale”.
I Noname057(16) hanno affermato che la realtà è diversa perché “il popolo italiano non condivide l’idea di spendere le proprie tasse nel supporto ai terroristi seguaci di Bandera, invece di risolvere i problemi interni del loro Paese e dei cittadini”.
Gli hacker filorussi hanno inoltre criticato la decisione del Senato relativa al riconoscimento di Holodomor come “genocidio del popolo ucraino”. Si tratta della grande carestia provocata in Ucraina, nel 1932-1933, dall’Urss di Stalin.
Il lavoro della Polizia postale contro gli attacchi Ddos
Continua il lavoro della Polizia postale per contrastare “i massivi attacchi informatici che stanno interessando, in particolare, società che a livello locale gestiscono la rete del trasporto pubblico”.
Si tratta di attacchi, quelli condotti dai Noname057(16), di tipo Ddos (Distributed denial of service) che si concretizzano nel sovraccaricare un sito web con traffico indesiderato allo scopo di renderlo inutilizzabile.
Il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche del Servizio Polizia postale di Roma ed i Centri operativi per la sicurezza cibernetica sul territorio, al fine di ripristinare i i sistemi informatici essenziali, stanno intervenendo a supporto dei tecnici della aziende colpite. Inoltre, sono al lavoro per processare i dati utili alla ricostruzione degli eventi critici.
La situazione è costantemente monitorata anche dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.