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Rogo di Ciampino, valore diossine sfonda il limite

Rogo Ciampino del 29 luglio 2023. Fonte: Vigili del Fuoco/Ansa
Rogo Ciampino del 29 luglio 2023. Fonte: Vigili del Fuoco/Ansa

Arriva il report sul valore delle diossine dalle postazioni mobili dopo il rogo di Ciampino. Arpa: “Oltre il limite“. 

L’Arpa Lazio si è impegnata a diffondere i dati forniti dalle postazioni di rilevazione per controllare la qualità dell’aria dopo il rogo della discarica Ecologia 2000 di Ciampino: e così ha fatto, rendendo noto che la presenza di diossine ha sfondato il tetto limite suggerito dall’Oms.

37: questo il valore riscontrato dalle analisi dei campioni, mentre il valore massimo suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità si ferma a 0,1-0,3.

Per quanto riguarda le diossine non esiste un riferimento normativo in aria ambiente”, chiarisce Arpa Lazio. Ma la spiegazione si conclude così: “Il valore del campione è superiore al valore di riferimento”.

Arpa Lazio: “Appena disponibili, pubblicheremo i risultati dei successivi campioni”

rogo Ciampino
Rogo dell’impianto di stoccaggio Ecologia 2000 di via E.Ferrari, Ciampino. Fonte: Vigili del Fuoco

Per quanto riguarda i Pcb “non esistono limiti normativi o valori di riferimento“, si legge ancora nel report Arpa Lazio. Va detto però che si tratta di sostanze chimiche ((PoliCloroBifenili) riconosciute a livello internazionale tra gli inquinanti organici più persistenti nell’ambiente. “A causa della loro scarsa solubilità in acqua e della loro resistenza alla degradazione – scrive Arpa Veneto sul proprio sito –  essi tendono ad accumularsi nel suolo e nei sedimenti creando fenomeni di bioaccumulo lungo la catena alimentare. Essi presentano effetti negativi sull’ambiente e sulla salute umana quali la tossicità per il sistema riproduttivo, immunotossicità e cancerogenicità”.

Niente di buono, insomma. “I Pcb furono prodotti a partire dagli anni ’30 – si legge ancora sul sito di Arpa Veneto – ed utilizzati come fluidi idraulici, additivi e fluidi diatermici per apparecchiature elettriche (principalmente trasformatori e condensatori)”. A partire dagli anni ’70, però, se ne riconobbe il rischio potenziale per tossicità e, progressivamente, ne è stata vietata la produzione.

In base all’esperienza maturata – continua il report di Arpa Lazio – in occasione degli incendi più rilevanti avvenuti negli ultimi anni sul territorio regionale (EcoX Pomezia 2017, Tmb Salario Roma 2018, Mecoris Frosinone 2019, Loas Aprilia 2020) i valori di Pcb misurati possono rientrare in un range molto ampio che oscilla da meno di 200 a oltre 2000 pg/m3″.

Rimane il dato confortante pubblicato ieri in relazione ai livelli di Pm10: i valori restano entro i limiti.