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Rogo Ciampino, Arpa Lazio: “Dalle centraline fisse Pm10 entro i limiti”

Rogo Ciampino, discarica di via Ferrari
Rogo di Ciampino: una colonna di fumo nero e denso si propaga sulla zona. Roma – CronacaLIve.it

Arpa Lazio, due postazioni mobili nei pressi dell’incendio e in direzione dei Castelli. Pm10 nei limiti dalle centraline fisse

Domato il rogo divampato ieri nella discarica Ecologia 2000 di Ciampino l’Arpa Lazio ha installato anche due postazioni mobili per la verifica dei valori di diossina sprigionati dai rifiuti dati alle fiamme. Ma sotto osservazione anche i livelli di altre sostanze inquinanti e tossiche: “idrocarburi policiclici aromatici e PCB“.

Il primo campionatore ad alto volume è stato posizionato nelle immediate vicinanze dell’incendio, mentre il secondo è stato piazzato a distanza di alcune centinaia di metri, in direzione dei Castelli Romani.

Il primo campione è stato ritirato oggi e si è in attesa delle analisi del laboratorio: “I risultati – conferma Arpa Lazio – saranno diffusi non appena disponibili”.

In attesa dei risultati sui campioni delle postazioni mobili, confortanti i dati delle centraline fisse

Rogo Ciampino
Rogo Ciampino: il lavoro notturno del squadre vigili del fuoco il 30 Luglio 2023. Fonte Vigili del Fuoco/Ansa

Confortanti i dati raccolti dalle centraline fisse di monitoraggio. Quella di Ciampino, che si trova a circa 1,6 km dall’impianto andato a fuoco, rassicura sui livelli di Pm10, un insieme di polveri inquinanti e altamente tossiche. Sono particelle solide e liquide generate, perlopiù, da gas di scarico di veicoli o da impianti industriali che irritano l’apparato respiratorio provocando infiammazione a naso e gola ma possono avere effetti ben più gravi se le particelle di Pm10 assorbono sostanze acide come biossido di zolfo o ossidi di azoto.

Secondo i dati rilevati, la concentrazione di Pm10 nel giorno dell’incendio è stata pari a 19 μg/m3 “valore ampiamente inferiore al limite giornaliero –  (il limite è 50 μg/m3) scrive Arpa Lazio nel report – e simile a quello registrato nella giornata di venerdì”.

La centralina di Cinecittà, che si trova a circa 9 km a nord-ovest dell’incendio, il 29 luglio ha misurato un valore di PM10 di 18 μg/m3 – scrive ancora l’Agenzia – in linea con quello misurato il giorno precedente e non è stata, quindi, interessata dalle polveri generate dall’evento”. E conclude: “Nell’area urbana del Comune di Roma in nessuna stazione si sono registrati superamenti del valore limite di PM10“.