Addio a Danila Comastri Montanari, signora del giallo storico
Muore a 74 Danila Comastri Montanari: il suo senatore-detective dell’antica Roma Publio Aurelio Stazio protagonista di 19 libri.
Si è spenta ieri nella sua Bologna, a 74 anni, Danila Comastri Montanari, la Signora in Giallo del romanzo poliziesco-storico italiano. Dalla sua prolifica penna, infatti, è nato il senatore Publio Aurelio Stazio, investigatore ante litteram del tempo dell’imperatore Claudio e protagonista di ben 19 romanzi.
La notizia della scomparsa è stata resa pubblica ieri, sulla pagina Facebook dell’autrice.
La camera ardente sarà allestita, dalle 10 alle 11 di mercoledì 2 agosto a Bologna, presso il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi.
Due lauree e 20 anni passati ad insegnare. Poi la vita da romanziera
Nata a Bologna il 4 novembre del ’48, Danila Comastri Montanari aveva cominciato a pubblicare i suoi romanzi nel 1990, dopo aver insegnato, per vent’anni, alle scuole superiori.
Viaggiatrice instancabile, si era laureata nel 1970 in Pedagogia e, nel 1978, aveva bissato con una seconda laurea in Scienze Politiche.
La vittoria del Premio Tedeschi con il romanzo “Mors Tua” e la successiva pubblicazione del romanzo con la casa editrice Mondadori, la indusse a dedicarsi esclusivamente alla narrativa ed al filone che più l’appassionava: il giallo storico.
Spazia in epoche e luoghi, con i suo intrighi: dalle campagne bolognesi al tempo della Restaurazione ne “La campana dell’arciprete” (ed. Garzanti, 1996), alla Parigi post-rivoluzionaria del 1793 con “Terrore“, edito da Mondadori nel 2008.
Ma la sua creatura più famosa è certamente il senatore dell’antica Roma Publio Aurelio Stazio, protagonista di diciannove avventure di grande successo, tradotte in decine di lingue e dai titoli rigorosamente in latino. L’ultimo mistero svelato dall’investigatore con la toga è stato pubblicato, sempre da Mondadori, nel 2017 con il titolo “Ludus in fabula“.