Coldiretti: “Grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento raddoppiate rispetto all’anno scorso”
Se ne va questo mensis orribilis, un “luglio da incubo” per Coldiretti che analizza gli effetti sulla produzione agricola del Paese. “Una media di 42 eventi estremi al giorno lungo la Penisola – rende noto l’assocoltivatori – tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento, praticamente raddoppiate (+82%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno“.
I dati sono quelli e Eswd (European Severe Weather Database) e dipingono un mese considerato tra i più caldi di sempre in almeno mezzo mondo e segnato da una quantità spaventosa di fenomeni estremi.
Non sono direttamente imputabili al clima i “216 incendi che hanno distrutto 53mila ettari di terreni – fa sapere ancora Coldiretti – secondo elaborazioni su dati Effis (European Forest Fire Information System)” ma le temperature estreme ed i venti implacabili hanno certamente favorito l’estendersi dei roghi.
Le conseguenze sono tremende: serviranno almeno 15 anni per recuperare le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni che, secondo l’Associazione dei Coltivatori, superano i 10.000 euro per ettaro.
Crolla la produzione di miele (-70%) ed il raccolto del grano (-10%) rispetto all’anno scorso, così come quella della frutta, con le ciliegie in calo del 60% a causa dell’alluvione in Romagna, praticamente il frutteto d’Italia insieme a Puglia e Campania, flagellate anch’esse da piogge intense.
Per non parlare della grandine, che risulta “la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni. Il mix micidiale – precisa ancora Coldiretti – di maltempo e caldo torrido è la punta dell’iceberg delle anomalie di questo 2023 che è stato segnato, fino ad ora, prima da una grave siccità e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi“.
E l’agricoltura è il settore che, primo tra tutti, assorbe “le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”, afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.