La Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma ha avviato la sperimentazione di un robot sociale che aiuterà i pazienti nella neuroriabilitazione.
Alla Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma, nelle corsie dell’Unità di neuroriabilitazione, è arrivato James, un robot sociale che interagirà con i pazienti ricoverati per stimolarne l’attività cognitiva.
L’intenzione è di usare il dispositivo per aumentare il benessere emotivo e le interazioni sociali. James, infatti, stimolerà i degenti a eseguire esercizi di rilassamento, ad ascoltare musica, a vedere film. Tutto questo servirà a ridurre lo stress legato all’ospedalizzazione favorendo la neuroriabilitazione.
“James, il modello di robot sociale che stiamo contribuendo a sviluppare, – ha spiegato Federica Piras, psicologa, logopedista e ricercatrice responsabile del progetto – può essere di supporto per una serie di funzioni come facilitare le comunicazioni con l’esterno per ridurre il senso di solitudine, fornire attività di stimolazione cognitiva adattate alle condizioni del singolo paziente, intrattenere con lettura dei quotidiani o di libri, visione di film e documentari, viaggi virtuali. Ma anche fornire sessioni di meditazione, suoni della natura e musica”.
Il robot sociale, adattato per l’impiego nei reparti di neuroriabilitazione ospedaliera di alta specialità, rientra nel progetto ‘Remember-Me’ che prevede l’utilizzo di nuove tecnologie a servizio delle persone anziane per il monitoraggio continuo e la prevenzione del declino cognitivo.
“Ad oggi -ha detto Piras- hanno partecipato al progetto Remember-Me 70 anziani italiani che hanno accolto positivamente la presenza di questa tecnologia presso le loro abitazioni dimostrando, anche nella popolazione più anziana, un’adesione all’innovazione tecnologica inaspettata”.
Adesso, invece, toccherà ai medici del Santa Lucia valutare, su basi scientifiche, l’utilità in corsia.