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L’Aquila, protesi mandibolare salva 16enne: non riusciva più a mangiare | Delicato intervento in collaborazione con La Sapienza di Roma

L'Aquila, intervento chirurgico di funzionalità mandibolare su ragazzo di 16 anni
Personale sanitario durante un intervento chirurgico (Immagine di repertorio) – CronacaLive ediz. Roma

L’ospedale dell’Aquila, in collaborazione con La Sapienza di Roma, ha effettuato un intervento sulla funzionalità mandibolare di un 16enne.

Non riusciva più a mangiare a causa di una limitata funzionalità mandibolare che gli permetteva di aprire la bocca solo a meno di un centimetro tanto che, per tre anni, è stato costretto ad alimentarsi tramite liquidi.

E’ la storia di un 16enne, di origini senegalesi e ospite di una struttura di accoglienza nell’aquilano, che non aveva mai curato una frattura mandibolare causata da un violento pestaggio in Libia. Nel tempo, l’articolazione si era ‘fusa’ provocando la quasi completa occlusione della bocca.

Il lieto fine è arrivato grazie all’ospedale dell’Aquila. Visite specialistiche e uno studio meticoloso, infatti, hanno permesso di realizzare, in maniera computerizzata, una protesi al titanio che ha restituito al ragazzo la possibilità di nutrirsi.

“Si tratta – ha spiegato la Asl dell’Aquila in una nota – di un’operazione straordinaria poiché la prima del suo genere in Abruzzo, e più in generale una delle prime in Italia, a essere eseguita su un soggetto in età pediatrica. Durante l’intervento, effettuato la scorsa settimana e durato 10 ore, è stata innestata bilateralmente una protesi ‘custom made’ dell’articolazione temporo mandibolare, una soluzione assolutamente innovativa costruita ‘su misura’ del paziente. Grazie a questo impianto, l’apertura della bocca raggiunge ora i 4 centimetri“.

Il dottor Giovannetti, direttore dell’Unità operativa maxillo-facciale dell’Aquila, ha reso noto che “tra qualche giorno il ragazzo verrà dimesso e dovrà seguire un percorso di riabilitazione per riprendere la completa funzionalità”.

L’équipe che ha eseguito l’intervento

Il delicato intervento chirurgico è stato eseguito dall’Unità operativa di Chirurgia maxillo-facciale dell’Aquila, diretta da Filippo Giovannetti, in collaborazione con il dottor Andrea Battisti e il dottor Paolo Priore, chirurghi del team del professore Valentino Valentini, ordinario di Chirurgia maxillo-facciale presso l’Università degli Studi ‘La Sapienza’ di Roma.

Ha partecipato anche la squadra anestesiologica diretta dal professor Franco Marinangeli e coordinata dal dottor Francesco Vacca e quella chirurgica con il dottor Ettore Lupi, il dottor Antonio Oliva e la dottoressa Flavia Maesa.

Il dottor Giovannetti ha voluto fare un ringraziamento speciale alla “Direzione aziendale per il lavoro di riorganizzazione radicale delle attività del blocco operatorio, che oggi permette la riuscita di interventi di tale complessità“.