Meteo: il maltempo investe il Nord con fenomeni eccezionalmente violenti
Una donna è morta in provincia di Monza mentre un aereo in partenza da Milano per New York è stato costretto a un atterraggio di emergenza per i danni causati dalla grandine.
L’Italia è ancora divisa a metà, con il Sud ancora nella rovente morsa di Caronte, e il Nord colpito da fenomeni temporaleschi di estrema violenza.
In particolare, nella giornata di ieri e durante la notte, una tempesta di pioggia, grandine e vento si è abbattuta su Milano e sulla Brianza, causando diversi danni, tra metropolitana chiusa, linee dei tram deviate, alberi e pannelli nelle stazioni divelti, e, purtroppo, anche una vittima.
A Lissone, in provincia di Monza, una donna di 58 anni è rimasta schiacciata da un grosso albero che le è caduto addosso all’improvviso. Nonostante l’immediata richiesta di aiuto dei passanti, all’arrivo dei soccorsi non c’è stato nulla da fare.
I danni del maltempo, tra persone ferite e voli dirottati
Nella città di Milano, una violenta tempesta ha provocato la caduta di alberi, causando danni alla rete elettrica di alimentazione dei mezzi di trasporto, come riportato da Atm. Inoltre, alcune strade sono state costrette alla chiusura.
La linea della metropolitana M2 è rimasta inattiva tra Vimodrone e Cernusco, e Trenord ha segnalato “danni all’infrastruttura”. Nello specifico, le linee ferroviarie per Como, Lecco e Sondrio sono state bloccate a causa di un “grave danno alla stazione di Monza”, e la stazione di Gallarate è stata anch’essa chiusa. Purtroppo, tre persone sono rimaste ferite a Legnano a causa degli alberi caduti sulle auto. In seguito alla tempesta, in poco tempo sono state decine le chiamate ai vigili del fuoco.
E sui cieli sopra Malpensa si è rischiata la tragedia: il volo Delta Dl 185 partito da Milano con destinazione New York, è stato colpito da una tempesta appena dopo il decollo. L’aereo ha riportato “alcuni danni”, come dichiarato dalla compagnia aerea, e di conseguenza è stato dirottato verso un atterraggio di emergenza presso l’aeroporto di Fiumicino.
Anche le regioni di Valle D’Aosta e Emilia Romagna sono state sottoposte a un’allerta gialla per via dei forti temporali.
Nel frattempo, a Ravenna, il maltempo degli ultimi giorni ha causato preoccupazioni riguardo all’amianto. Il sindaco Michele de Pascale ha messo in guardia contro la manipolazione raccomandandosi “di non movimentare i frammenti di amianto”, poiché il forte vento ha spostato alcune strutture e coperture contenenti questo pericoloso materiale, specialmente nelle zone rurali.
I temporali stanno poi colpendo proprio in queste ore anche il Trentino Alto Adige, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia.
La stretta del caldo al Sud – altri 3 morti
Il quadro meteorologico nel resto del Paese presenta una situazione opposta, dove l’anticiclone africano Caronte continua a dominare indisturbato, garantendo condizioni soleggiate e calde. Tuttavia, si prevede una graduale diminuzione dell’intensità del caldo, soprattutto a partire da giovedì 27, con una possibile riduzione termica anche di 10-12 gradi rispetto all’inizio della settimana.
Nonostante questo, alcune zone del centro-sud continuano a sperimentare temperature estremamente elevate, con punte di 45-48 gradi in Sicilia e Puglia. Anche in Sardegna, l’aeroporto di Olbia ha segnalato temperature di 47 gradi sull’asfalto della pista, costringendo a dirottare alcuni voli verso altri scali.
Questo caldo eccezionale ha purtroppo causato altre tre vittime: un 62enne collassato durante uno spettacolo a Sora, in provincia di Frosinone, un 71enne che ha avuto un malore mentre era alla guida dell’auto nel parcheggio di un centro commerciale a Quartu Sant’Elena, vicino a Cagliari, e un bracciante agricolo deceduto mentre lavorava in un campo a Montalto di Castro.
Sedici città, da Roma a Perugia, da Firenze a Napoli, sono ancora classificate con il ‘bollino rosso‘ a causa dell’eccessivo caldo. Tuttavia, il 26 luglio è previsto un cambiamento deciso, con solo Bari e Catania ancora alle prese con temperature eccezionalmente elevate. Si tratta quindi degli ultimi giorni di vita di Caronte, ma il rischio di eventi estremi causati da bruschi cambiamenti di temperatura è ancora presente, specialmente nelle regioni settentrionali.
Anche il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ammette: “Parliamo da tempo di cambiamento climatico e siamo stati un poco refrattari, convinti che si trattasse soltanto di un fatto contingente”, e, invece, “la tropicalizzazione del clima è arrivata anche in Italia e di questo dobbiamo prendere atto”.