Turismo, da Federalberghi Roma un fermo no sull’aumento della tassa di soggiorno nella capitale
Giuseppe Roscioli “un’iniziativa che toglie nuovamente competitività alla nostra città sul mercato nazionale ed internazionale”.
Da Federalberghi Roma arriva un fermo e assoluto no all’aumento del contributo di soggiorno nelle strutture ricettive della capitale.
Lo si legge in una nota, in cui si evidenzia come “in un momento che vede il turismo di Roma tornare ad eccellere, grazie anche al costante impegno profuso dall’assessorato al Turismo e grandi eventi in risposta ad anni di tragica crisi dovuta al Covid e all’aumento dei costi energetici, sia assurdo che lo stesso Comune proponga un’iniziativa che non potrà avere altro effetto che riportarlo in basso”.
L’intervento di Giuseppe Roscioli
“Da un anno a questa parte il turismo di Roma è tornato a creare occupazione, Pil e indotto superando ogni competitor anche in ragione dell’eccezionale sforzo dell’Assessore Onorato, teso a riportare in città concerti ed eventi di ogni tipo ed enorme richiamo”, commenta Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma.
“Che senso ha vanificare tutto questo lavoro con un’iniziativa che toglie nuovamente competitività alla nostra città sul mercato nazionale ed internazionale? Un circolo virtuoso viene tramutato in vizioso per cieche ragioni di bilancio, ma nei fatti sarà l’intera cittadinanza a pagarne lo scotto. Mentre tutto il mondo parla della nostra mancanza di servizi – dalla raccolta rifiuti, alla carenza di mezzi pubblici, alla mancanza di taxi – diventiamo leader in Europa per la tassazione ai turisti: sommando al contributo di soggiorno la tassa sui bus turistici, che da sola vale già milioni di euro, prendiamo infatti sotto forma di tributi dalle tasche dei nostri visitatori l’equivalente del 20% circa del Pil che produce il settore a Roma. Una percentuale incredibile, così come è incredibile il dato di fatto che mentre gli investimenti sul turismo di alta gamma si susseguono con nuove aperture, si scelga ora di penalizzare maggiormente proprio i 5 stelle”.
Una protesta di buon senso e sentimento di giustizia
“L’unico dato positivo è l’adeguamento del contributo per le locazioni brevi, che ci auguriamo conduca ad una seria lotta al dilagare di un sommerso nell’ospitalità il cui valore è attualmente quantificabile in circa 100 milioni di euro di evasione del contributo di soggiorno“, prosegue Roscioli. “La nostra protesta è quella del buon senso e del sentimento di giustizia”, aggiunge il presidente di Federalberghi Roma.
“Gli albergatori di Roma aspettano invano da tempo che trovi attuazione la delibera sul rimborso forfettario per i gestori delle strutture alberghiere e che tornino finalmente ad essere accolte le richieste aventi ad oggetto le aree riservate in spazi antistanti gli hotel per consentire la salita e discesa passeggeri”.