L’Autorità contesta l’inottemperanza a un precedente provvedimento, il Codacons afferma “’a Roma la situazione dei taxi è disastrosa”.
L’Antitrust ha avviato un nuovo procedimento istruttorio verso Radiotaxi 3570. Con questo procedimento, l’Autorità contesta l’inottemperanza a un precedente provvedimento del 2018, con cui “era stata accertata l’illiceità antitrust delle clausole contenute nello statuto e nel regolamento della cooperativa, nonché in quelli di Pronto Taxi 6645 e Samarcanda”.
“Si tratta – spiega l’Autorità – di clausole che impediscono agli associati di destinare una quota della propria capacità produttiva a piattaforme di intermediazione concorrenti della cooperativa per fornire servizi di raccolta e di smistamento della domanda di taxi nel Comune di Roma“.
“Diversamente da Pronto Taxi 6645 e Samarcanda – si legge in un comunicato dell’Antitrust – che hanno eliminato le clausole statutarie di esclusiva, Radiotaxi non risulta avere ottemperato, neanche ad esito della sentenza del Tar Lazio n. 4769 del 20 marzo 2023, che ha confermato in toto il provvedimento dell’Autorità n. 29969/2022 con cui è stata accertata la prima inottemperanza di Radiotaxi 3570 al provvedimento del 2018″.
“Essa infatti – prosegue il comunicato – si è limitata ad adottare una misura, consistente in un accordo di partnership commerciale con la piattaforma Uber, che non appare idonea ad eliminare l’infrazione in quanto le clausole di non concorrenza illecite, oggetto della diffida, continuano ad essere presenti nello statuto e nel regolamento della cooperativa”.
“Il provvedimento del 2018 – conclude l’Antitrust – contiene l’obbligo che Radiotaxi 3570 modifichi lo statuto, mediante una delibera assembleare straordinaria dei soci, per eliminare le clausole di non concorrenza a portata assoluta le quali, pertanto, in assenza di questo intervento continuano ad avere di per sé un effetto indebito di condizionamento della condotta dei tassisti e di illecita pressione sulla loro libertà negoziale”.
“La decisione dell’Antitrust conferma ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, l’assenza di concorrenza sul fronte dei taxi, che si ripercuote in modo diretto sui consumatori attraverso una diminuzione dell’offerta e un aumento delle tariffe”.
È il commento del Codacons a proposito del nuovo procedimento istruttorio avviato dall’Autorità verso Radiotaxi 3570.
“Clausole come quella contestata dall’Antitrust hanno l’effetto di ridurre la concorrenza, ostacolare l’ingresso sul mercato di nuovi operatori e diminuire l’offerta verso gli utenti. – spiega il Codacons – Non è certo un caso se la situazione delle auto bianche a Roma è a dir poco disastrosa, con orari che restano quasi del tutto scoperti, affollamento di tassisti presso i nodi dove i guadagni sono più alti, come all’aeroporto di Fiumicino, e cittadini e turisti costretti ad ore di fila prima di trovare un taxi libero.
Speriamo che ora, dopo l’Antitrust, si attivi anche la Corte dei Conti, alla quale abbiamo presentato nei giorni scorsi un esposto affinché sanzioni qualsiasi illecito sul fronte del trasporto pubblico non di linea”, conclude il Codacons.