Roma: 3 incidenti stradali ogni ora, in media, che producono circa 100 decessi ogni anno. La mappa Lumsa delle strade killer della Capitale.
Cifre davvero spaventose quelle contenute nell’ “Analisi spazio temporale degli incidenti stradali a Roma“, lo studio dell’Università Lumsa e presentato questa mattina nell’ateneo, alla presenza del rettore Francesco Bonini e dell’assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè.
La sintesi della ricerca parla chiaro: a Roma si verificano mediamente tre incidenti stradali ogni ora, con maggiore concentrazione nelle ore di punta, quando ci si reca al lavoro oppure mentre si rincasa e, in particolare, in inverno. Il centro storico è l’area dove gli incidenti stradali sono maggiori, ma quelli dall’esito letale si verificano, per lo più, in zona Tiburtino: in totale, i decessi dovuti a incidenti stradali, sono circa un centinaio l’anno.
I ricercatori hanno analizzato i dati raccolti dalla Polizia Locale di Roma Capitale nel triennio 2019 – 2021 e, sulla base di queste informazioni, hanno stilato anche una classifica delle strade killer della città.
Tristissimo podio per il lungotevere tra ponte Vittorio Emanuele e ponte Principe Amedeo, piazza Venezia e via Nomentana. Seguono l’immissione su via Cristoforo Colombo da via dell’Acqua Acetosa Ostiense e via di Decima, via del Mare (immissione da via Nasso) e via Prenestina (cavalcavia G.R.A.). Pericoloso anche il tratto di via della Magliana tra via delle Vigne e via del Fosso della Magliana, così come il tratto da via Portuense a via Arturo Martini, nonché lo snodo della via Flaminia, corso Francia e via del Foro Italico. Chiude la classifica via Mario Fani, all’immissione della Galleria Giovanni XXII. Nel complesso, comunque, sono maggiormente a rischio gli incroci con strade ad alto scorrimento e quelli a raso.
Nel triennio, il Municipio I è l’area in cui maggiormente si sono concentrati i sinistri, ovvero il 13% del totale, corrispondente a 10.054 incidenti, con una media giornaliera di 9,17. La maglia nera, però, spetta al Municipio IV, Tiburtino, che detiene il primato degli incidenti mortali, con un totale di 35 decessi nei tre anni: 13 nel 2019, 11 nel 2020 e nel 2021.
Su 77.483 incidenti verificatisi tra il 2019 ed il 2021, in totale, oltre 35mila persone sono rimaste ferite (35.748 il dato esatto), mentre i decessi sono stati 311: praticamente quasi 12 mila feriti e 100 morti all’anno.
Gli orari peggiori sono risultati essere quelli compresi tra le 7 del mattino e le 19, con picchi stimati dalle 8 alle 10 e dalle 15 alle 17, soprattutto nei mesi di gennaio e novembre: per quanto riguarda i giorni particolarmente a rischio, un leggero picco è stato misurato tra il giovedì ed il venerdì.