Roma, i barconi sul Tevere rischiano di affondare e scatta il sequestro

Indagini della Procura sulla stabilità dei barconi sul Tevere. Sequestrati battelli e un ormeggio con 3 galleggianti. 

Dura da mesi l’attività di controllo – e conseguente sequestro –  su alcuni barconi sul Tevere che ospitano ristoranti e locali di intrattenimento. La Procura della Capitale ha infatti disposto una serie di indagini, coordinate dall’aggiunto Giovanni Conzo, con l’ipotesi di reato di delitto colposo di pericolo.

Così, agenti della Squadra Fluviale e Acque Interne, uomini dei Vigili del Fuoco e pattuglie della Polizia Roma Capitale e Guardia Costiera hanno perlustrato il fiume Tevere per verificare le condizioni di stabilità dei barconi.

In tre diverse circostanze, nel corso dei controlli, il sequestro è scattato per due battelli che ospitavano altrettanti attività ed un’intera area dove si trovavano ormeggiati ben tre galleggianti.

I battelli non sono risultati idonei né alla navigazione, né ad ospitare pubblico o avventori. Sequestrata anche parte della golena di sinistra.

In particolare, risale all’11 maggio scorso il parziale affondamento di uno dei barconi, mentre il personale stava organizzando la cena della serata. Un dipendente è rimasto ferito cadendo in una botola e, conseguentemente, l’area del ristorante è stata sequestrata.

Un mese dopo, l’11 giugno, è toccato ad un battello del dopolavoro ferroviario inclinarsi pericolosamente e, nel corso di un normale pattugliamento, la polizia ne ha riscontrato il rischio di affondamento. Per evitare che il barcone  lasciasse l’ormeggio lo ha, quindi, sequestrato.

Infine, lo scorso 11 luglio, gli agenti della Fluviale hanno effettuato un controllo sulla regolarità di alcuni battelli ed imbarcazioni turistiche, tutti ormeggiati nella golena di sinistra, tra ponte Umberto e ponte Cavour. Le ispezioni si sono tradotte nel sequestro penale di tutta l’area di concessione e in una serie di sanzioni amministrative.

Tutti i sequestri sono stati convalidati.