Il calvario di Aurora Mattei, affetta dalla sindrome Guillain Barré, potrebbe finire. Compleatamente paralizzata, sta muovendo i primi passi.
Tutto comincia con un forte mal di schiena: il dolore non passa, nonostante gli analgesici e così Aurora Mattei, di Vetralla (VT) – 25 anni all’epoca – finisce al pronto soccorso dell’ospedale Belcolle.
Un’abile neurologa, dopo gli accertamenti di rito, ha una brillante intuizione che, purtroppo, sarà confermata ben presto: la giovane è affetta da una rara patologia, la sindrome di Guillain Barré, una neuropatia degenerativa che porta, progressivamente, alla paralisi di tutto il corpo.
Poco dopo la diagnosi, Aurora comincia a perdere l’uso delle gambe, non riesce più a controllare le mani né i muscoli del viso, che diviene via via sempre più inespressivo.
I medici non si arrendono ed ingaggiano la loro battaglia per impedire che la paralisi progressiva possa arrivare fino al cuore di Aurora. La giovane viene tenuta in vita ed alimentata artificialmente, nel reparto di rianimazione. Per mesi, l’équipe medica l’ha sostenuta ed assistita giorno e notte fino a contrastare l’avanzare della devastante sindrome che si era impadronita di Aurora.
Oggi la ragazza sta imparando di nuovo a camminare, in un centro di riabilitazione della Capitale: Aurora sta muovendo i primi passi della sua nuova vita.