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Dopo 10 anni di contenzioso la storica discoteca Easy Life è stata dissequestrata dal Tar

L'esterno del tribunale amministrativo regionale del Lazio (Immagine di repertorio)
L’esterno del tribunale amministrativo regionale del Lazio (Immagine di repertorio) – Roma.Cronacalive.it

Revocate le licenze per abusivismo nel 2011, oggi il Tar ha annullato l’acquisizione della discoteca da parte del Comune.

Luogo di ritrovo e di divertimento per i giovani della provincia di Frosinone, l’Easy Life era una discoteca molto famosa e amata negli anni 80 e 90: una tappa molto gettonata per almeno tre generazioni di ragazzi che andavano in discoteca.

Tuttavia, nel 2011 l’Easy Life è oggetto di una verifica degli archivi da parte del Comune di Fontana Liri, che decide di annullare in autotutela una licenzia rilasciata nel 1985 ma che ritiene di avere dato erroneamente. Di conseguenza, l’Easy Life, un complesso di circa 30mila metri cubi composto da discoteca, piscine ed altri due immobili, è giudicato abusivo e deve sospendere l’attività.

Da quel momento, inizia un contenzioso che durerà più di 10 anni e che ancora non vede la parola fine.

Il contenzioso

Con il trascorrere degli anni, il Comune ha avviato l’iter per acquisire l’intero complesso abusivo, ma i vari provvedimenti sono stati oggetto di contestazione da parte del proprietario del complesso davanti ai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale.

Oggi, dopo una battaglia giudiziaria durata dieci anni, il Tar ha accolto il ricorso dell’avvocato del proprietario dell’Easy Life, Riccardo Lutrario, e ha annullato l’acquisizione della discoteca.

Secondo il Tar, infatti, il Comune poteva agire esclusivamente sulle piscine, mentre il resto dell’immobile non era da ritenersi abusivo.

“Da tempo siamo alla ricerca di una soluzione condivisa con la proprietà – spiega il sindaco Gianpio Sarracco, subentrato all’amministrazione che avviò l’iter. – L’intenzione è quella di restituire tutto il complesso al proprietario che però deve sanare le parti abusive e pagare una sanzione. Siamo a buon punto”.

D’altro canto, la proprietà ritiene che la chiusura della discoteca per dieci anni sia stata un danno. E per questo ritiene di avere diritto ad un indennizzo.

Una vicenda ancora lontana dalla fine.