Rubavano le auto, le smontavano e ne riciclavano i pezzi come ricambi. Sgominata dalla polizia la banda: 8 arresti
Avevano praticamente dato vita ad un vero e proprio mercato parallelo dei ricambi: rubavano le auto, le smontavano e ne riciclavano i pezzi. Così in 8 sono finiti, oggi, in manette nel corso di un’operazione di polizia che si è svolta tra Roma, Marino, Albano Laziale e Lanuvio.
Il blitz, coordinato dalla procura della Repubblica di Velletri, è l’atto conclusivo di un indagine che ha preso vita nell’agosto scorso, quando gli agenti della polizia stradale di Albano hanno trovato, nel giardino di un’abitazione a Lanuvio, sette scocche di auto rubate e i documenti di altri veicoli, risultati sempre rubati.
Così gli investigatori si sono messi sulle tracce della banda il cui capo – secondo la ricostruzione della Polizia – dalla sua abitazione di Marino, avrebbe organizzato tutte le azioni necessarie per procurarsi le vetture più interessanti. Suoi sarebbero stati i contatti diretti con i ladri, che avrebbero agito – su precise indicazioni dell’uomo – su tutto il territorio nazionale.
Ma il suo ruolo non si sarebbe limitato a questo: all’uomo avrebbero fatto capo anche tutte le fasi di smontaggio delle auto rubate e la consegna dei pezzi al ricettatore, al quale sarebbe spettato il compito di immetterli nel mercato dei ricambi. Un meccanismo rodato ed organizzato che obbediva ad una programmazione curata e quotidiana.
Un magazzino di Pomezia sarebbe risultato il centro di stoccaggio di tutti i ricambi rubati e, da lì, si procedeva, poi, alla vendita ai clienti.
Nel corso dell’operazione sono state recuperate 14 auto, numerose centraline per i veicoli, il motore di un veicolo rubato e alcune dosi di droga. Le otto persone arrestate, a vario titolo e per diversi reati, sono state trasferite al carcere di Velletri in osservanza delle misure cautelari disposte dal Gip.