Le borracce limitano l’uso della plastica ma occhio ai germi. Dall’Universita Cattolica di Roma 8 regole d’oro per l’utilizzo corretto.
Stanno nella borsetta, nello zaino o nella tasca del gilet e, in questi giorni di caldo infernale, permettono di avere a portata di mano qualcosa di fresco da bere.
Attenzione però: vanno seguite alcune regole d’oro per evitare il proliferare di batteri sgraditi e, talora, davvero pericolosi.
Ecco allora che, dall’Università Cattolica, campus di Roma, arriva un vero e proprio vademecum , redatto, a quattro mani, con l’Istituto Superiore di Sanità: 8 regole facili facili e anche molto intuitive che possono scongiurare i rischi di una cattiva manutenzione.
“Se non si esegue una corretta gestione, manutenzione e pulizia/disinfezione periodica della borraccia – avverte Umberto Moscato, associato di Igiene generale e applicata alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica – sono preminenti le contaminazioni da miceti opportunisti o alghe che, sebbene infettino prevalentemente anziani o immunodepressi, co-circolando con altri microrganismi e virus possono contagiare anche soggetti apparentemente giovani e sani”.