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Roma, minacce e insulti all’avvocatessa: condannato per stalking 44enne

Insulti e messaggi sul cellulare e sulle e-mail. Fonte: Pixabay (by Firmbee )

Roma, 44enne condannato a 8 mesi per stalking, con minacce e insulti a due sorelle avvocatesse. L’Ordine degli Avvocati si costituisce parte civile.

Per mesi ha tempestato con messaggi di insulti ed email minacciose due sorelle, entrambe avvocatesse, arrivando anche al punto di presentare un esposto al Consiglio dell’Ordine con accuse deliranti all’indirizzo di una delle due.

Per il gup di Roma il reato è proprio quello di stalking e, respingendo la richiesta di voler riconoscere all’imputato le attenuanti generiche, ha condannato un 44enne ad 8 mesi di reclusione, pena sospesa, ma applicando la misura di sicurezza della libertà vigilata per un anno.

L’uomo era entrato in conflitto con la sua avvocatessa, che lo assisteva in questioni di natura finanziaria. Gli atteggiamenti persecutori adottati nei confronti della legale avevano indotto la professionista alla denuncia, scegliendo di farsi assistere legalmente dalla sorella, anch’ella avvocato. Così il 44enne ha preso a perseguitare con telefonate mute, minacce, insulti anche lei, arrivando persino a formulare un esposto anonimo contro quest’ultima al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma.

Nel processo a carico dell’uomo, tutti gli attori si sono costituiti parte civile: l’avvocatessa che lo assisteva e che ne è stata la prima vittima, la sorella di lei, rea di aver difeso la professionista e anche l’Ordine degli Avvocati della Capitale.

Abbiamo voluto sostenere la collega non solo perché come Ordine forense romano prestiamo particolare attenzione alle questioni di genere – spiega il presidente Paolo Nesta – ma anche a tutela e difesa della dignità dell’avvocato, che deve essere libero sempre di esercitare la professione senza condizionamenti di sorta”.