Cronaca

Omicidio Thomas Bricca: estratti i dati dal telefonino di Thomas, si procede con l’indagine

Maxi blitz e perquisizioni da parte dei carabinieri nell’ambito delle indagini sula morte di Thomas Bricca, il ragazzo ucciso con un colpo di pistola ad Alatri (Immagine di repertorio) – Roma.Cronacalive.it

Gli inquirenti, grazie all’aiuto della casa produttrice, sono riusciti ad estrarre i dati dello smartphone del giovane ucciso ad Alatri

Dopo più di sei mesi dal delitto, gli inquirenti sono riusciti ad estrarre i dati dallo smartphone di Thomas Bricca, il giovane 19enne ucciso ad Alatri il 30 gennaio scorso.

In quella tragica serata, il ragazzo è stato raggiunto e ucciso da uno dei colpi di pistola esplosi contro il gruppo nel quale si trovava, nella zona del ‘Girone’ di Alatri.

Un tempo lungo, dovuto anche dall’impossibilità di forzare la password del telefono. Proprio per questo, gli inquirenti hanno dovuto chiedere aiuto alla casa produttrice per avere accesso ai dati.

Oggi dunque, i carabinieri del Racis di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Frosinone sono riusciti a procedere con l’estrazione dei dati dal telefonino di Thomas, un’operazione che è durata quasi tre ore.

I militari del raggruppamento scientifico dell’Arma hanno quindi estrapolato tutto ciò che era all’interno del dispositivo: chiamate in arrivo ed in partenza, messaggi Whatsapp, sms e contenuti social.

Il materiale verrà quindi messo in relazione con quello acquisito dai telefoni dei due indagati Roberto e Mattia Toson (padre e figlio) e di altri loro familiari ed amici: un tassello che potrebbe risultare decisivo prima della chiusura delle indagini coordinate dal procuratore capo Antonio Guerriero e dal sostituto procuratore Rossella Ricca.

Attraverso questo accertamento, infatti, gli investigatori vogliono cercare di ottenere informazioni indispensabili per far luce sui motivi che hanno portato all’omicidio di Thomas. Inoltre, si cerca di far luce su possibili contatti tra la vittima e il gruppo di giovani che si erano scontrati con i Toson nelle sere immediatamente precedenti all’omicidio.

Sino ad ora, l’ipotesi più accreditata è quella di una spedizione punitiva legata a questi scontri. Tuttavia, si ipotizza anche che Thomas non fosse il vero bersaglio dell’agguato bensì il suo amico di origine marocchina Omar Houdi che la sera del delitto indossava un giubbino simile a quello del 19enne.