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Violenza sulle donne, prevenire si può: 99 ammonimenti per condotte pericolose

Violenza sulle donne. Fonte Pixabay (Luca)
Violenza sulle donne. Fonte: Pixabay (by Luca)

In 6 mesi, l’attività di prevenzione di violenza sulle donne dell’anticrimine di Roma ha prodotto 99 ammonimenti e 9 richieste di sorveglianza.

Prevenire si può, si deve. E’ questo, con tutta evidenza, lo spirito con cui si è mossa la questura di Roma, dando corso e sostegno all’attività svolta dalla divisione anticrimine della Capitale che, dai primi mesi del 2023 ad oggi, ha individuato 99 soggetti potenzialmente pericolosi, emettendo dei provvedimenti di ammonizione a loro carico. Per altre 9 persone, invece, gli investigatori hanno richiesto – e ottenuto – altrettante disposizioni di sorveglianza speciale.

E non si tratta specificamente di possibili violenze cui sono esposte unicamente le donne, bensì tutti i soggetti più fragili e vulnerabili, ugualmente indifesi davanti ad una violenza brutale, espressione, prima di tutto, di un degrado culturale e sociale.

Ecco perché il protocollo applicato nei confronti dei soggetti ammoniti coinvolge una équipe – composta da avvocati, criminologi, psicoterapeuti, educatori e mediatori – che opera nell’ambito del Cipm Lazio.

I sorvegliati speciali devono mantenere una distanza minima dalla vittima di 500 metri

violenza sulle donne. Fonte: Pixabay (by Isabella Quintana)
Violenza sulle donne. Fonte: Pixabay (by Isabella Quintana)

Zeus, si chiama così il modulo, è attivo fin dal luglio del 2021, per volontà del questore di Roma ed è un trattamento del tutto gratuito per chi, volontariamente, decida di sottoporvisi. Si tratta di colloqui che possono guidare l’ammonito lungo un percorso, condotto sul piano emotivo e cognitivo, attraverso il quale ricostruire quel vissuto che può scatenare la condotta violenta, così da disinnescare il processo di aggressione e, contemporaneamente, aumentare nel soggetto violento la consapevolezza del disvalore sociale del proprio comportamento, cercando di evitare che condotte aggressive si ripetano.

L’ultimo ammonimento è stato comminato ad un giovane che si ostinava a molestare l’ex fidanzata perfino al lavoro. Nell’ultima aggressione, l’uomo aveva dato spettacolo con una scenata di gelosia di fronte ai colleghi della ragazza, minacciando di morte lei e persino chi aveva cercato di difenderla. Già contusa per le aggressioni subite nei giorni precedenti, la donna è stata affidata alle cure del 118 dagli agenti del distretto Casilino e del commissariato di Porta Maggiore, intervenuti sul posto. Anche al giovane violento verrà proposto di seguire il trattamento Zeus, ma non è chiaro cosa accadrà se rifiuterà di sottoporvisi.

Quanto alle 9 misure di sorveglianza speciale confermate dal TribunaleSezione Specializzata delle Misure di Prevenzione – sono dirette nei confronti di altrettanti uomini già denunciati per maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori.

Secondo quanto previsto dal provvedimento restrittivo, dovranno mantenere una distanza fisica dalle loro vittime di almeno 500 metri e, per alun motivo, potranno aggirarsi nei pressi delle loro abitazioni o del luogo di lavoro, né potranno tentare alcun contatto, anche per via telematica. I sorvegliati speciali, inoltre, dovranno rincasare al proprio domicilio non oltre le 21.30 e  rimanervi almeno fino alle 6.30 del mattino. Naturalmente, però, rimangono a loro disposizione ben altre 15 ore per pentirsi delle proprie azioni o per tentare di portare a compimento i loro propositi violenti.