Tocca la studentessa, ma per pochi secondi: assolto il bidello. I giudici “Non è molestia”
“Il fatto non costituisce reato“. Per i giudici non è stata molestia perchè non vi era concupiscenza ed il gesto è stato solo maldestro.
La decisione dei giudici della V Sezione Penale del Tribunale di Roma sta già facendo discutere. L’assoluzione del bidello che ha toccato – ma solo per pochi secondi – una studentessa proprio non è andata giù al sindacato studentesco: “Siamo indignati della motivazione della sentenza“, tuona Tullia Nargiso, coordinatrice della Rete degli Studenti medi del Lazio. E prosegue: “Di nuovo una molestia on viene riconosciuta in quanto tale per una motivazione assurda, stavolta in virtù della sua durata”.
In effetti, per i togati, proprio la durata della presunta molestia è risultata la questione dirimente: il bidello ha toccato la giovane per non più di “5 o 10 secondi“, così come aveva denunciato la vittima. Ma il gesto è risultato – sempre secondo i giudici – privo dell’elemento soggettivo, ovvero la volontà da parte del bidello di molestare una minorenne.
Un gesto maldestro, insomma, eseguito senza concupiscenza e, per lo più, durato solo una manciata di secondi. Praticamente uno scherzo.
“Vogliamo sentirci sicure in ogni luogo – continua Nargiso – e in particolare a scuola, che dovrebbe insegnare a riconoscere e abbattere le violenze di genere e le discriminazioni. Invece – conclude – ancora una volta questo non succede e anzi gli edifici scolastici diventano teatro di molestie neppure riconosciute e punite”.