Omicidio di Michelle: “Lei voleva i soldi, io ho preso il coltello”
Interrogatorio di garanzia, il minore accusato dell’omicidio di Michelle Causo conferma: “Voleva i soldi per l’hashish. Ho preso il coltello”.
Conferma la versione resa agli agenti, subito dopo l’arresto, Oliver D.S., il diciassettenne presunto killer di Michelle Causo. Durante l’interrogatorio di garanzia, cui è stato sottoposto oggi nel centro di prima accoglienza Virginia Agnelli, il ragazzo avrebbe quindi dichiarato al Gip quanto già confessato alle forze dell’ordine al momento dell’arresto. “Mi aveva venduto dell’hashish, un paio di canne – riporta l’agenzia Ansa – e per questo era venuta a casa mia: voleva 20, 30 euro. La discussione è diventata sempre più accesa e io ho poi preso il coltello”.
I legali che assistono il giovane, come pure il giudice, stanno valutando l’ipotesi di sottoporlo ad una perizia psichiatrica: nel frattempo, il ragazzo è stato trasferito nuovamente all’istituto penale per minori di Casal del Marmo.
Una versione, comunque, quella rilasciata da Oliver che non pare convincere i genitori di Michelle: “Mia figlia lavoricchiava – spiega la madre della ragazza, Daniela Bertoneri – assisteva i bimbi in piscina. I soldi li aveva“. Quindi, secondo la mamma della ragazza uccisa, non avrebbe avuto bisogno di riscuotere quel debito. “Penso che sia tutto premeditato – aggiunge – Lui l’ha chiamata al telefono due volte mercoledì, il giorno in cui è morta“.
Papà di Michelle: “Lo Stato deve fare giustizia, altrimenti c’è la giustizia della strada“
L’autopsia su Michelle Causo, effettuata ieri all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico Gemelli, ha confermato che la giovane è deceduta in seguito ai fendenti inferti: 6 coltellate – alla schiena, all’addome e al collo – dalle quali la ragazza ha tentato di difendersi invano. Neppure l’abilità nel tirare di boxe, sport che praticava, è riuscita ad aiutarla e forse è per questo che si ipotizza sia stata aggredita alla schiena. Nessuna traccia di violenza sessuale, però, è stata riscontrata. Dopo l’autopsia, il corpo della giovane è stato reso alla famiglia per celebrarne le esequie.
“Macché perdono! Non esiste perdono per una roba del genere – afferma il padre di Michelle – lo Stato deve fare giustizia, altrimenti c’è la giustizia della strada“.