Rinviato a giudizio l’uomo accusato di aver investito e abbandonato una donna a Cassino
L’uomo è un operaio accusato di non avere soccorso la donna dopo l’urto. La procura chiede il processo per omicidio.
È stato chiesto il rinvio a giudizio per l’operaio accusato di aver investito e ucciso, senza fermarsi a prestare soccorso, Diana Maria Zaharie di 23 anni.
L’uomo, un 45enne di Sant’Elia Fiumerapido (Frosinone), comparirà davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cassino il prossimo 25 luglio. Il rinvio a giudizio è stata richiesto direttamente dal procuratore capo di Cassino Luciano D’Emmaunele.
L’omicidio stradale
La tragedia è avvenuta il 12 settembre del 2022 sulla superstrada Cassino – Sora, poco dopo lo svincolo dell’ospedale Santa Scolastica.
Dopo due settimane di ricerche, le indagini ricondussero la morte di Diana Maria Zaharie ad una omissione di soccorso. La donna, infatti, è morta dopo essere stata colpita da un’auto, il cui conducente non si era fermato per prestare soccorso.
Fermato dai carabinieri della Compagnia di Cassino il 30 settembre scorso, l’operaio era entrato nella rosa dei sospettati dopo che le forze dell’ordine avevano preso visione delle telecamere che avevano ripreso i momenti successivi all’incidente.
Inizialmente il fermo non è stato convalidato dal Gip, ma la procura impugnò la decisione e confermò le due accuse di omicidio stradale e omissione di soccorso. Dopo la pronuncia della Cassazione l’uomo, difeso dagli avvocati Emilio Roncone e Antonio Ceccani, è stato posto agli arresti domiciliari.
Ora è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio: l’uomo affronterà l’udienza preliminare il prossimo 25 luglio, data in cui si saprà se il 45enne subirà un processo o se gli elementi su di lui non sono così consistenti per poter procedere.