Mourinho, ammenda da 50.000 euro e 10 giorni di squalifica. Multa da 50.000 euro anche per la Roma
Lo sfogo contro Chiffi costa a Mourinho 10 giorni di squalifica e multa da 100.000 € da dividere con la Roma, deferita per responsabilità oggettiva.
Così il Tribunale Federale Nazionale ha deciso di sanzionare l’allenatore della Roma, Josè Mourinho: l’organo di giustizia sportiva ha inflitto al tecnico 10 giorni (e non giornate) di squalifica, a partire dalla prima giornata del prossimo campionato, ovvero a far data dal week end del 19 e 20 agosto. A questo, si aggiungono le multe di 50.000 euro a carico di Mourinho e di altrettanti a carico della società, deferita per responsabilità oggettiva.
Continua l’annus horribilis dello Special One che, dopo l’addio al Football Board per lo scontro con la Uefa – che gli è valso un’altra squalifica – ora si ritrova di nuovo sul libro dei cattivi.
A.S. Roma, eventuale ricorso solo dopo le motivazioni della sentenza.
Il “peccato” appena sanzionato del tecnico giallorosso è relativo alle parole che Mou ha riservato al giudice di gara Daniele Chiffi al termine dell’incontro Monza-Roma del 3 maggio scorso. “Questo risultato si adatta al peggior arbitro che ho avuto in carriera – aveva dichiarato ai microfoni il tecnico romanista – e ne ho avuto tanti di scarsi. Io penso che l’arbitro non ha avuto grandi influenze sul risultato, ma è dura giocare con lui: tecnicamente orribile, dal punto di vista umano non è empatico, non crea rapporto con nessuno, dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco all’ultimo minuto. Dove dare un rosso, va a casa frustrato perché non dà il rosso a me perché non gli ho dato l’opportunità. E’ un po’ il limite di questa squadra: non abbiamo la forza che hanno altre società di dire: ‘Questo arbitro non lo vogliamo’, io ho finito di allenre a venti-trenta minuti dalla fine perché sapevo che altrimenti mi avrebbe espulso”.
Parole durissime che hanno portato all’intervento sanzionatorio del Tribunale Nazionale di Federcalcio: si sarebbero potuto evitarne le conseguenze, forse, ma né il tecnico né la società hanno mai preso in considerazione l’ipotesi di pubbliche scuse all’indirizzo di Chiffi. La Roma ha, comunque, deciso di attendere le motivazioni della sentenza per valutare l’eventuale ricorso.