Maturità 2023, da domani via agli orali
Esami di maturità: oltre 500 mila studenti alle prese con i colloqui: i calendari decisi dalle singole scuole.
Iniziano domani gli esami orali per più di 500 mila studenti in tutta Italia. Archiviate le prove scritte del 21 e 22 giugno scorso, gli esami di maturità 2023, tornati alla formula ante-Covid, si concentrano ora sulle prove orali.
Calendari decisi dai singoli istituti, ma regole comuni. Fanno ovvia eccezione le scuole dei territori alluvionati: per i territori flagellati dal maltempo di maggio e giugno, la maturità si è concentrata solo sulla prova orale.
Si partirà dalla lettera estratta il 19 giugno scorso e poi si proseguirà in ordine alfabetico.
La formula dell colloquio è sempre quella dell’interdisciplinarietà: partendo da uno spunto iniziale, indicato dalla commissione, il candidato dovrà cercare di declinare l’argomento principe ricollegandosi, in modo organico, alle diverse discipline, secondo il percorso formativo seguito.
Sarà così possibile valutare sia il livello di conoscenze acquisite, sia le capacità di relazionarsi sotto il profilo educativo e culturale. I temi più significativi affrontati e sviscerati dallo studente saranno, poi, indicati nel documento individuale stilato dal Consiglio di Classe.
L’orale vale 20 punti. Ci si diploma con un massimo di 100 centesimi o con un minimo di 60.
Studenti fuori dalla scuola- CronacaLive ediz. RomaAl lato pratico, il candidato dovrà esporre, attraverso una relazione o un elaborato multimediale, il percorso per le competenze trasversali per l’orientamento (Pcto, ndr) svolte nel piano di studi. Secondo il ministero dell’Istruzione “il colloquio dell’esame di Stato assume un valore orientativo: data la sua dimensione pluridisciplinare, mette il candidato in condizione di approfondire le discipline a lui più congeniali“.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione dell’esame orale, nello scrutinio finale il consiglo di classe attribuisce il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino ad un massimo di 40 punti: 12 per il III anno, 13 per il IV e 15 per V. Ovviamente, anche il comportamento dello studente nel corso degli anni concorre a determinare il credito.
Il voto finale dell’esame di Stato è espresso in centesimi: ai punti riconosciuti dal credito scolastico (max. 40), si aggiungono quelli relativi all prima prova scritta (max 20), alla seconda prova scritta (max 20) e infine al colloquio (max 20). A questi si possono aggiungere i 5 punti bonus, determinati dalla Commissione.
Il massimo punteggio raggiungibile è di 100, coronato, al massimo, dalla lode, mentre il minimo è di 60/100.