Casal Palocco, in migliaia alla fiaccolata per Manuel Proietti
In migliaia per la fiaccolata dedicata al piccolo Manuel Proietti, vittima dello schiando dello scorso 14 giugno.
Migliaia di persone vestite di bianco si sono incontrate davanti all’asilo che Manuel Proietti frequentava, a pochi passi dal luogo della tragedia che si è consumata lo scorso 14 giugno.
Un percorso che tocca la chiesa del quartiere, per poi concludersi proprio sul luogo in cui è avvenuto l’impatto e dove, in questi giorni, si sono raccolte tutte le testimonianze d’affetto dirette al piccolo: fiori, biglietti, peluches, palloncini con il suo nome e girandole colorate.
Falconi, Municipio X: “Ci costiuiremo parte civile“
Mentre il quartiere si stringe attorno alla famiglia del piccolo Manuel e il corteo prende le prime mosse, il presidente del Municipio X, Mario Falconi, annuncia: “Non solo abbiamo aderito a questa iniziativa, abbiamo chiesto, per quanto possibile, al Campidoglio, se ci saranno le condizioni, di costituisi parte civile“.
“Qui il limite di velocità – continua il minisindaco – è di 30 chilometri orari, dappertutto. Non credo quindi che sia il limite a 30 o a 40 a fare la differenza. Anche se fosse stato di 10 – conclude – quei giovani purtroppo vivono su altri valori“. E conclude “Non conosco la famiglia di chi guidava la macchina, ma un ragazzo di vent’anni che fa quei filmati, lo dico da medico, è la diagnosi di come siamo oggi in questo paese“.
La vicenda giudiziaria a carico di Matteo di Pietro, agli arresti domiciliari, e degli altri quattro youtuber che viaggiavano sul suv Lamborghini è tutt’ora al vaglio degli investigatori, che si stanno concentrando su velocità e dinamica dello schianto.
Le perquisizioni e le analisi dei cellulari dei giovani ed i filmati delle videocamere distribuite sul territorio sono alla base delle misure cautelari a carico di Matteo di Pietro che sarà sottoposto, domani, all’interrogatorio di garanzia. Quel 14 giugno, a bordo di un suv Lamborghini per una challenge da postare su YouTube, travolse la Smart guidata dalla mamma di Manuel, su cui viaggiavano il piccolo e la sorellina.