Roma, neonato morto: le lesioni sembrano compatibili con una caduta
Dai primi esiti dell’autopsia sembra che le lesioni riportate dal neonato siano compatibili con una caduta.
Le lesioni riportate sembrano compatibili con una caduta e non sarebbero emersi segni di maltrattamenti o sindrome da scuotimento dall’autopsia.
È quanto riporta Michele Sodrio, il legale della mamma del neonato, che riferisce quanto gli è stato anticipato dal professor Enrico Marinelli, ordinario di medicina legale dell’università la Sapienza di Roma e consulente della difesa.
L’autopsia, eseguita ieri pomeriggio sul piccolo Claudio, il neonato morto due giorni fa al Policlinico Gemelli di Roma, avrebbe evidenziato “un’unica lesione alla testa compatibile con la caduta dal passeggino”. In questo modo verrebbe confermata la versione diffusa inizialmente, ovvero quella di una caduta accidentale.
Rimane solo l’attesa per i risultati degli esami istologici, che dovrebbero arrivare entro 60 giorni.
L’incidente
La madre del piccolo è una donna di 46 anni di Foggia, attualmente indagata per omicidio colposo nell’inchiesta aperta dalla procura di Roma e che ora dovrebbe passare a quella di Foggia.
L’incidente è avvenuto sabato 17 giugno a Vico del Gargano dove la mamma si era recata in visita ai parenti con il neonato, di soli due mesi.
A seguito dell’incidente, il piccolo è stato trasportato d’urgenza con l’elisoccorso al Policlinico Gemelli di Roma dagli ospedali Riuniti di Foggia in gravissime condizioni e con ferite alla testa.
“La mamma – evidenzia l’avvocato Sodrio – è una ragazza single che ha fatto nei mesi scorsi una scelta coraggiosa e straordinaria, quella di avere un figlio con la fecondazione eterologa. Spero che questa terribile vicenda termini al più presto anche perché la mia cliente è distrutta dal dolore”.
Nei prossimi giorni si svolgeranno i funerali del neonato.