Aumento degli incidenti infantili: pile, monete e detersivi in primo piano

Ospedale Pediatrico Bambin Gesù. Fonte: presse kit ospedalebambingesu.it

Aumento degli incidenti dei bambini: pile, monete e detersivi. Allarme dagli esperti “Misure preventive urgenti“.

Gli esperti lanciano un allarme: è boom per gli incidenti causati dall’ingestione di corpi estranei o sostanze chimiche da parte dei bambini.

Secondo i dati europei e statunitensi, le percentuali in relazione all’ingestione di oggetti non appropriati è aumentato del 91,5% in 5 anni, quasi raddoppiando tra i bambini al di sotto dei 6 anni di età. Negli ultimi 10 anni si sono registrati negli Stati Uniti 30 casi di morti legate a questi incidenti, mentre in Italia ne sono stati segnalati 2 dal 2015 ad oggi.

La Società Italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (Sigenp) ha quindi chiesto a gran voce al ministro della Salute Orazio Schillaci che venga istituito un “registro nazionale degli incidenti per ingestione di corpi estranei e caustici in Italia”, al fine di monitorare il fenomeno che interessa prevalentemente i bambini al di sotto de 6 anni perché “a quell’età – riferiscono i medici del Sigenp – il bambino esplora il mondo attraverso il cavo orale e porta tutto in bocca“.

Le monete rappresentano il 62% degli oggetti ingeriti più frequentemente, seguite dalle pile al litio (7% dei casi). L’ingestione di sostanze chimiche – primi fra tutti i detergenti per la pulizia domestica – rappresenta un terzo degli incidenti, causando circa mille ricoveri l’anno.

Un volantino per prevenire e per intervenire subito: non indurre il vomito. Miele se si ingeriscono batterie

Incidenti ai bambini, prevenzione e intervento immediato. Fonte: Los Muertos Crew by Pexels.

Un volantino predisposto ad hoc racchiude le regole per prevenire ed intervenire nell’immediato per scongiurare le conseguenze  più estreme e “distribuito attraverso scuole, ospedali, farmacie, associazioni di genitori e, in forma digitale, ai social” – puntualizza il presidente di Sigenp, Claudio Romano.

Il volantino aiuta anche ad intervenire praticamente: “Non bisogna indurre il vomito nel bambino – precisa Filippo Torroni, responsabile Singep dell’endoscopia d’urgenzain caso di ingestione di sostanze caustiche, questa manovra rischia di bruciare ancora di più l’esofago. E anche in caso di ingestione di un oggetto non va provocato il vomito perché potrebbe causare l’inalazione del corpo estraneo. Nel caso di ingestione di batterie, invece – continua lo specialista – è consigliata la somministrazione di miele, perché protegge le mucose e riduce i danni all’esofago“.

Negli ultimi 20 anni – fa eco Paola De Angelis, coordinatore nazionale dell’Area di endoscopia Singeple ingestioni di disk battery sono aumentate di 7 volte“. E per ridurre il fenomeno non vanno soltanto sensibilizzate le famiglie ma anche gli endoscopisti, in modo che possano intervenire entro 2 ore dall’ingestione: “Formare più endoscopisti preparati per queste emergenze – continua De Angelis – è necessario, in modo che nei Centri ce ne sia sempre uno reperibile quando serve“.