Tragedia di Casal Palocco, minacce di morte al concessionario che ha noleggiato il suv agli youtuber

Gabriele Morabito, Skylimit: “Noi non siamo complici. Intollerabili le minacce di morte nei confronti nostri e dei nostri figli”.

Gabriele Morabito si sente additato dall’opinione pubblica, quasi fosse un complice, per aver noleggiato il suv Lamborghini ai giovani che hanno travolto, lo scorso 14 giugno, la Smart su cui viaggiava Manuel, la giovanissima vittima dello schianto.

Voci di popolo provenienti dal quartiere di Casal Palocco descrivono un Morabito sulla scena dell’incidente, furioso per il danno riportato dalla lussuosissima vettura. Ma lui non ci sta  ed affida le proprie riflessioni ad un post pubblicato sulla pagina Facebook della Skylimit Rent, la sua concessionaria: “Siamo scossi e addolorati – si legge nel post – della tragedia consumatasi e il nostro pensiero è rivolta alla famiglia del piccolo“. E conclude: “Continuare a ricevere minacce di morte nei confronti nostri e dei nostri figli crediamo sia qualcosa di intollerabile”.

“Il codice della strada (precisamente l’art. 117) – precisa ancora l’imprenditore nel post pubblicato – permette a chi ha la patente da più di un anno di guidare qualsiasi tipo di auto senza alcuna restrizione”. 

Ed in effetti questo è uno dei punti più dibattuti della vicenda, ovvero come sia possibile affidare un bolide ad un autista certamente inesperto data la giovane età. “Noi  abbiamo effettuato i controlli per garantire il rispetto delle condizioni previste anche in questa occasione”, continua ancora Morabito, prendendo le distanze da “ogni comportamento irresponsabile al vaglio delle Autorità“.

Morabito: “Noi offriamo servizi, tocca ai genitori educare i figli”

L’imprenditore romano, insomma, si sente ormai facile bersaglio di un giudizio sommario: “Non siamo in alcun modo corresponsabili o, peggio ancora – complici di ciò che è accaduto, perché il compito della nostra società è offrire servizi. Il ruolo di educare spetta ai genitori“.

I giovani youtuber The Borderline erano già stati, in precedenza, clienti della Skylimit e, in quell’occasione, pare che tutto fosse filato liscio: vi avevano infatti noleggiato una Fiat 500 per un’altra challenge, senza che accadesse alcunché.

Al volante dell’Urus Lamborghini, invece, il giovanissimo conducente ha stroncato la vita di un bambino di 5 anni, forse per una sciagurata congiuntura di comportamenti sbagliati e di una legislazione evidentemente lacunosa.