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Studio Iss: almeno 243mila ragazzi hanno partecipato a challenge pericolose

Icona TikTok – Roma.Cronacalive.it

L’analisi non mente: circa il 6,1% dei giovani ha partecipato almeno una volta ad una sfida social pericolosa.

Le chiamano “social challenge” ma, in moltissimi casi, possono essere tradotte come “sfide di coraggio”. Molte volte si tratta di affrontare prove davvero al limite, con il rischio di mettere in pericolo la propria vita e quella degli altri (com’è accaduto nel caso dell’incidente di Casal Palocco, dove un bambino di 5 anni è morto). Un fenomeno sempre più in crescita e che ha attirato l’attenzione dei ricercatori, i quali hanno deciso di realizzare uno studio approfondito.

La ricerca è stata promossa dall’Istituto superiore della sanità e ha avuto lo scopo di indagare l’impatto reale delle cosiddette social challenge sulla vita dei giovani. Quanti under 18 hanno partecipato almeno una volta a sfide pericolose per la vita? I risultati sono impressionanti e parlano di un numero, forse, ben più alto rispetto a quello che si attendevano gli studiosi.

Secondo i dati forniti dalla ricerca, infatti, circa il 6,1% degli studenti tra gli 11 e i 17 anni hanno preso parte almeno una volta ad una challenge pericolosa. Parliamo di circa 243mila giovani. Un numero impressionante se si pensa alle possibili conseguenze che derivano dalla pericolosità di questi nuovi passatempi moderni.

Lo studio sulle social challenge

La Social Challenge dei The Borderline – Roma.Cronacalive.it

Gli analisti del Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri hanno presentato un questionario a circa 3.600 studenti delle scuola secondaria di primo grado (tra gli 11 e i 13 anni) e a 5.100 studenti della secondaria di secondo grado (tra i 14 e i 17). I risultati hanno mostrato che circa il 7,5% dei ragazzi delle scuole medie (circa 129.310 studenti) hanno avuto a che fare almeno una volta con una sfida pericolosa diffusa sui social. Il dato si abbassa leggermente per gli studenti delle superiori: circa il 5% – ovvero 113.849 unità – frutto probabilmente di un senso di responsabilità più diffuso.

Secondo le informazioni dell’Iss, le sfide social pericolose interessano soprattutto i giovani di sesso maschile, circa il 10% pari a 87.802 studenti del campione di 11-13 anni. Anche in questo caso la percentuale si abbassa di molto (6,1%) per i “più grandi”, ovvero i maschi dai 14 ai 17 anni: 71.544 unità. Le femmine invece risultano essere meno attratte da questa tipologia di passatempo, ma ci sono comunque numeri rilevanti da evidenziare. Tra le studentesse della fascia 14-17 sono circa 37.049 quelle che hanno partecipato almeno una volta ad una challenge, mentre è del 5% la quota degli 11-13 anni (43.923).

I dati suggeriscono, quindi, una grande diffusione di questa pratica tra i giovani italiani, frutto anche della forte presenza dei social nella vita quotidiana dei ragazzi. Ma il caso di Casal Palocco ha fatto emergere quanto sia labile il confine tra gioco divertente, sfida di coraggio e pericolosa spregiudicatezza. Inutile dire che l’attenzione deve essere massima e che, gran parte della responsabilità – soprattutto in ottica di prevenzione – appartiene anche ai genitori.