La piazza del Movimento 5 Stelle, l’abbraccio con Elly Shlein e la sfilata contro il precariato. E a sorpresa arriva anche Beppe Grillo.
L’appuntamento è alle 16, davanti alla stazione di Roma Termini. La gente arriva alla spicciolata: bandiere, striscioni, qualcuno si attrezza con i coperchi per fare più rumore, per far sentire ancora di più la protesta contro il precariato ed il governo Meloni. Sono studenti, disoccupati, lavoratori precari e percettori del reddito di cittadinanza. Giovani, alcuni. Altri lo sono molto meno.
Giuseppe Conte è alla testa del corteo, che si muove in direzione di Largo Corrado Ricci. Ma non rimane a lungo da solo. A lui si aggiunge, poco dopo, la segretaria Dem Elly Shlein ed è un abbraccio quello in cui si stringono i due, a favore di fotografi e telecamere. Il messaggio è chiaro, la protesta è comune: “Ci tenevamo a portare un segnale di volontà – sottolinea Shlein – di unire le nostre forze sui temi su cui oggi il Movimento ha scelto di mobilitarsi“. “Percorso ne abbiamo da fare – replica Conte – grazie per essere passata“.
Anche Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, affianca Conte alla guida del corteo che continua la sua strada. “Cancellare il reddito (di cittadinanza, ndr) in un Paese in cui aumentano le disuguaglianze – tuona lapidario Fratoianni – significa fare la guerra ai poveri invece che alla povertà“. Ma contro il governo Meloni, il leader di SI si lascia andare anche in fatto di politica estera: lo definisce un “governo fossile” davanto al rischio di “una catastrofe mondiale“.
Al di là del consueto balletto sui numeri dei partecipanti al corteo, è evidente che la partecipazione sia decisamente ampia. Ed il più sorpreso di tutto appare proprio Giuseppe Conte “Una piazza così affollata va al di là delle aspettative. Oggi è una giornata di sole, di caldo. La gente poteva andare al mare e invece viene qui a manifestare tutto il disagio sociale che il governo non vuole ascoltare. Questa non è la piazza del Movimento 5 Stelle – conclude – ma è la piazza della maggioranza del Paese“.
E a sorpresa arriva anche Beppe Grillo. Una partecipazione che, tra annunci e smentite, non era affatto scontata. Protagonista di un comizio-show in pieno stile “vaffa”, Grillo non ha naturalmente mancato di sottolineare il problema del precariato e della povertà. E ha proposto la sua soluzione: “La battaglia sul reddito universale – ha scandito Grillo – è l’unica da fare“. E ha poi continuato: “Il lavoro è un incantesimo. Bisogna disincantarlo. Non dobbiamo proteggere il lavoro ma il lavoratore. Ci sarà una pandemia che farà milioni di disoccupati. E non prendiamo nessuna precauzione perché non ce ne stiamo accorgendo” – ha arringato dal palco allestito in Largo Ricci.