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Violenza domestica: le soluzioni proposte al convegno di Roma

Violenza domestica
Violenza domestica – Cronacalive.it

Il sostegno economico alle vittime e il recupero dei partner violenti come possibili soluzioni per combattere la violenza domestica.

Si è tenuto nella giornata di giovedì 15 giugno il convegno “La violenza domestica o di genere. Maggiore tutela con le nuove norme?”.

Svoltosi presso la Sala Tevere della Regione Lazio, il convegno ha visto l’intervento di esperti del settore, tra cui Luisa Regimenti, assessore al Personale, Polizia Locale, Sicurezza urbana ed Enti Locali della Regione Lazio: “quella domestica è una delle più diffuse e radicalizzate forme di violenza esistenti nella nostra società. Abbiamo visto, con il caso di Giulia Tramontano, che la violenza non si ferma neanche davanti a una donna incinta. Oggi abbiamo delle leggi molto avanzate, come il Codice Rosso, che però non possono funzionare se non proteggiamo e supportiamo le donne che vogliono denunciare: in questo senso le norme varate dal Consiglio dei ministri sono un primo passo che va nella direzione giusta».

Le possibili soluzioni per combattere la violenza domestica

L’assessore Regimenti vede nel sostegno economico alle vittime e nel recupero dei partner violenti le possibili soluzioni per combattere la violenza domestica: “dobbiamo lavorare in due direzioni – afferma Regimenti – da un lato garantendo un adeguato sostegno economico alle vittime, che spesso dipendono sotto questo aspetto dal partner violento o che si impoveriscono durante i procedimenti di separazione e divorzio. Dall’altro potenziando i protocolli che prevedono percorsi di recupero per i partner violenti, con l’obiettivo di prevenirne la reiterazione di simili comportamenti. La soluzione al problema deve tuttavia passare per un cambiamento culturale, capace di eliminare definitivamente qualunque forma di discriminazione, di sopraffazione e di violenza. La Regione Lazio è e sarà in prima linea per promuovere educazione, formazione e consapevolezza del rispetto di genere”, conclude Regimenti.