Allarme alluvioni: quali sono le zone più a rischio di Roma
Secondo l’analisi di Legambiente Lazio sono 96mila gli abitanti di Roma che vivono in aree a rischio alluvioni.
Sono ben poco confortanti i risultati emersi dall’analisi di Legambiente Lazio sui rischi idrogeologici legati alla pericolosità per frane e alluvioni nei territori del comune di Roma.
Basata sui dati Ispra-Idrogeo, questa analisi ha rivelato che sono ben 96.586 i romani che vivono in aree ad elevata pericolosità da alluvioni e 2.431 quelli per frane.
Il pericolo alluvioni, infatti, riguarda il 9,1% del territorio, pari a 117 ettari, dove sorgono circa 11.388 edifici, lavorano 9.650 imprese ed esistono 177 beni culturali.
A rischio frane, invece, è una popolazione di 586 abitanti, 55 edifici, 78, imprese e 6 beni culturali.
“C’è bisogno di predisporre gli strumenti che mettano in sicurezza quanti vivono e lavorano nei territori a rischio – afferma Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – Ci rivolgiamo quindi alla regione, che deve intervenire con la messa in sicurezza idraulica del reticolo fluviale e al Comune, perché intraprenda un’azione di azzeramento delle prospettive edificatorie, con varianti al PRG a riduzione di consumo di suolo e perché si realizzino progetti di deimpermeabilizzazione dei suoli e delocalizzazione delle strutture a maggior rischio”, conclude.
Dall’analisi, è emerso che i quartieri di Roma a più alto rischio alluvioni sono: nella zona sud-ovest Ostia, Acilia, Casal Palocco, Infernetto, Eur Torrino, Tor di Valle; nella zona est Tiburtina e Prenestina; nel quadrante nord Settebagni, Labaro, Salaria e Tiberina, mentre nelle zone centrali troviamo il Villaggio Olimpico, Corso Francia e Via Guido Reni.
Infine, le zone di Roma ad alta pericolosità per quanto riguarda le frane sono Trastevere, Baldo degli Ubaldi, Monte Mario, Villa Glori, Viale Tiziano e Labaro.