Chi sono i giovani, “The Borderline”, 5 Youtuber che avrebbero causato l’incidente in cui è morto un bambino di 5 anni.
Il tragico incidente avvenuto ieri a Casal Palocco, in provincia di Roma, ha lasciato tutti sgomenti, mentre si moltiplicano le notizie che rivelano (o smentiscono) aspetti sui ragazzi che hanno provocato lo scontro che ha causato la morte di un bimbo di 5 anni.
All’interno del Suv che ha travolto la Smart in cui vi era la vittima, insieme a sua madre e la sua sorellina (entrambe ferite) c’erano 4 ragazzi, molto giovani. Youtuber che gestiscono una pagina con circa 600mila followers: i “The Borderline“. Un nome che, fatalmente, rappresenta ciò che questi giovani hanno superato: una linea di confine tra il gioco e la spregiudicatezza, che alla fine ha portato alla morte di un bambino.
Famosi per via delle loro challenge pubblicate sulla famosa piattaforma social video, i The Borderline si sono resi protagonisti di alcune sfide, appunto, al limite. Sul loro canale si possono trovare video in cui sono immortalate le loro “imprese”. Giornata intere trascorse in macchina, “24 ore sulla mini zattera” o “50 ore nella Tesla“. Giochi che portano all’estremo il fisico e la mente ma che, a quanto pare, rappresentano un appuntamento di intrattenimento molto atteso per centinaia di migliaia di persone che seguono il loro canale.
Matteo Di Pietro, Vito Loiacono, Marco Ciaffaroni, Giulia Giannandrea e Leonardo Glolinelli. Sono questi i cinque ragazzi che, a bordo di un Suv Lamborghini, avrebbero iniziato una challenge di 50 ore a bordo dell’auto. La sfida era quella di vivere per più di due giorni all’interno della macchina, interrotta però dallo schianto fatale.
“Non siamo ricchi, ma ci piace spendere per farvi divertire“, è questo ciò che dicono quando si presentano al pubblico, ma l’ultimo gioco ha oltrepassato il limite e ha provocato la morte di una persona. Ora gli inquirenti dovranno indagare per stabilire le causa e, soprattutto, le responsabilità di ognuno, ma è chiaro che i giovani youtuber saranno accusati di azioni molto gravi.